VI cappella sx - altare
Il gruppo degli apostoli assiste meravigliato alla scena: un’apostolo a sinistra, con tunica e manto rosa e giallo chiaro, si volge di profilo a guardare la Vergine, un altro in ginocchio, in viola e verde oliva, si mostra stupito, quello a destra, in rosa e azzurro, con una mano sul petto, è in atteggiamento devoto.
In secondo piano, S. Pietro, con tunica scura e manto rosso, con le chiavi in mano, si china sul sepolcro.
Eseguito in virtù del legato testamentario di Maffeo II Pirovano, nel 1580 e nel quale sono visibili i contatti con Antonio Campi dell’Assunta nella Sacrestia di Sant’Alessandro e della Sacra Famiglia di S. Pietro al Po di Cremona; questo dipinto verrebbe a classificarsi dopo il gruppo tipicamente veneziano di S. Barnaba e S. Maurizio .
Già le tanto assimilate fonti bresciane avevano per lui segnato l’Avvio all’illusionismo tipico della nuova maniera di Campi, tuttavia quando in lui si manifestò un naturalismo più sentito e abbandonò gli impasti grigi per una tavolozza più accogliente con dominanti bruni e lacche, e i problemi di forma venivano risolti in senso campesco si ebbero quelle fiacche e impersonali opere come questa (BARONI 1940)
VI cappella sx - altare
Il gruppo degli apostoli assiste meravigliato alla scena: un’apostolo a sinistra, con tunica e manto rosa e giallo chiaro, si volge di profilo a guardare la Vergine, un altro in ginocchio, in viola e verde oliva, si mostra stupito, quello a destra, in rosa e azzurro, con una mano sul petto, è in atteggiamento devoto.
In secondo piano, S. Pietro, con tunica scura e manto rosso, con le chiavi in mano, si china sul sepolcro.
Eseguito in virtù del legato testamentario di Maffeo il Pirovano, nel 1580 e nel quale sono visibili i contatti con Antonio Campi dell’Assunta nella Sacrestia di Sant’Alessandro e della Sacra Famiglia di S. Pietro al Po di Cremona; questo dipinto verrebbe a classificarsi dopo il gruppo tipicamente veneziano di S. Barnaba e S. Maurizio .
Già le tanto assimilate fonti bresciane avevano per lui segnato l’Avvio all’illusionismo tipico della nuova maniera di Campi, tuttavia quando in lui si manifestò un naturalismo più sentito e abbandonò gli impasti grigi per una tavolozza più accogliente con dominanti bruni e lacche, e i problemi di forma venivano risolti in senso campesco si ebbero quelle fiacche e impersonali opere come questa (BARONI 1940)
VI cappella sx - altare
Il gruppo degli apostoli assiste meravigliato alla scena: un’apostolo a sinistra, con tunica e manto rosa e giallo chiaro, si volge di profilo a guardare la Vergine, un altro in ginocchio, in viola e verde oliva, si mostra stupito, quello a destra, in rosa e azzurro, con una mano sul petto, è in atteggiamento devoto.
In secondo piano, S. Pietro, con tunica scura e manto rosso, con le chiavi in mano, si china sul sepolcro.
Eseguito in virtù del legato testamentario di Maffeo II Pirovano, nel 1580 e nel quale sono visibili i contatti con Antonio Campi dell’Assunta nella Sacrestia di Sant’Alessandro e della Sacra Famiglia di S. Pietro al Po di Cremona; questo dipinto verrebbe a classificarsi dopo il gruppo tipicamente veneziano di S. Barnaba e S. Maurizio .
Già le tanto assimilate fonti bresciane avevano per lui segnato l’Avvio all’illusionismo tipico della nuova maniera di Campi, tuttavia quando in lui si manifestò un naturalismo più sentito e abbandonò gli impasti grigi per una tavolozza più accogliente con dominanti bruni e lacche, e i problemi di forma venivano risolti in senso campesco si ebbero quelle fiacche e impersonali opere come questa (BARONI 1940)
Una chiesa così costituisce una “comunità alternativa”, gioiosa, segnata da relazioni gratuite, da scambi di doni spirituali e materiali... Card. C.M. Martini