Le parole che oggi ci dona il Vangelo, collegano la Pasqua e la missione:
la Pasqua di Gesù e la missione dei suoi discepoli…
Le parole del Risorto riguardano ogni discepolo di Gesù!
Gesù, il Risorto, varca l’impaurita prigionia di morte
e si pone in pone in mezzo a loro: la stabilità della presenza del Risorto
in mezzo a chi ha sempre bisogno di essere liberato…
Gesù libera con la sua Parola: Pace a voi!
e libera con il gesto del mostrare loro le ferite della Croce…
E i discepoli gioirono al vedere il Signore:
il Signore risorto viene riconosciuto per il dono della sua Parola di pace
e per i segni della sua passione d’amore!
Questo – e nessun altro – è il nostro Signore!
La parola che libera – Pace a voi! – è la prima fonte della missione
che Gesù affida ai suoi discepoli,
tuttavia non possiamo scordare la seconda fonte della missione:
il mostrare le ferite della Passione…
Così, Gesù invia la sua Chiesa in missione
attraverso i segni della Passione e la Parola della Pace,
vincendo il rischio di ridurre il compito della comunità ecclesiale
ad una funzione giudiziaria e tribunalizia…
È per questo che Gesù dona ai discepoli il suo Spirito:
dovranno compiere quello che lui stesso ha compiuto,
entrando nelle tante prigionie, dove la gente si rifugia a porte chiuse,
per donare la libertà proclamando il Vangelo…
È compito della comunità credente imitare Gesù
– il Gesù che si è collocato in mezzo ai discepoli prigionieri della paura –
ponendosi in mezzo all’umanità
prigioniera del male e della morte…
La comunità cristiana cammina nelle tenebre della storia,
con la luce del Vangelo della Pace,
consapevole di dover donare a tutti questo Vangelo,
aspettando che le ferite di ciascuno, e di tutti,
possano essere definitivamente guarite…
Una Chiesa mandata non per giudicare, ma per salvare!
don Enrico